Gli edifici storici portano un gran valore culturale nella nostra società, ed è giusto che siano tutelati dal punto di vista architettonico, ma non sempre vengono incontro alle sfide di accessibilità poste dal mondo contemporaneo.
Anche le persone a mobilità ridotta hanno diritto ad essere indipendenti negli spazi pubblici e privati, tramite il ricorso a soluzioni che permettano di aggirare le barriere architettoniche che non risparmiano gli edifici storici.
Spesso realizzati in un’epoca in cui l’ascensore non esisteva, o era considerato un bene di lusso non necessario, gli edifici storici stanno iniziando ad adeguarsi con il ricorso a rampe, montascale ed elevatori per disabili e persone con ridotta capacità motoria. Vediamo come affrontare l’annoso problema del miglioramento dell’accessibilità negli edifici soggetti a vincoli culturali, ma prima chiariamo alcune questioni.
Barriere architettoniche negli edifici storici: cosa dice la normativa?
Per migliorare l’accessibilità delle persone con mobilità ridotta a qualsiasi tipo di edificio, la legge prevede una serie di normative ben precise, che si sono adattate alla maggiore sensibilità alla disabilità che caratterizza la società. Queste leggi devono essere applicate anche agli edifici storici sprovvisti di sistemi adeguati ai disabili, tra cui ville ed edifici storici e palazzi antichi.
A partire dagli anni Novanta sono state messe a punto le cosiddette “Linee guida per il superamento delle barriere architettoniche nei luoghi di interesse culturale”: un corpus legislativo che racchiude tutte le norme e i parametri atti a tutelare il diritto alla libertà motoria di qualsiasi cittadino.
Dunque, pur nel rispetto degli elementi caratteristici dell’immobile vincolato soggetto a ristrutturazione, sarà necessario attuare una serie di operazioni per favorire la mobilità degli utenti, tra cui:
- l’uso di rampe accessorie per il superamento dei piccoli dislivelli;
- il ricorso ad ascensori e montascale per disabili, che devono essere stilisticamente in linea con il contesto;
- la creazione di ingressi accessibili per tutti;
- l’installazione di pannelli informativi per ipovedenti e non vedenti;
- la dotazione delle scale con un doppio corrimano;
Fortunatamente, la Legge prevede anche apposite agevolazioni fiscali e contributi per l’abbattimento delle barriere architettoniche in fase di ristrutturazione e sostanziose detrazioni fino al 75% per chi desidera installare un montascale o un ascensore per disabili all’interno di un edificio storico. La norma che disciplina questa agevolazione è l’articolo 119-ter del decreto legge n. 34/2020.
Soluzioni su misura per favorire la mobilità negli edifici storici: a chi rivolgersi?
Per poter contare su un dispositivo non solo funzionale, ma anche in grado di poter durare nel tempo, è importante rivolgersi rivolgersi ad aziende specializzate come Montascale Agile, azienda leader nell’installazione di montascale per disabili e servoscale per anziani che opera nelle regioni Toscana, Umbria, Emilia Romagna e Liguria di Levante.
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